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Newsletter giugno 2011

Dove va l'Italia?

 

Editoriale:

COSA SIGNIFICA ESSERE ITALIANI? di Ilvo Diamanti
Esiste l’Italia? Questa è una domanda che mette in imbarazzo. Perfino la Lega, da picconatrice del tricolore a difensore dell'identità nazionale contro gli immigrati. Tra mille fratture territoriali finora abbiamo fatto finta di niente.

 

Link:

STATO E CHIESA: DECLINI PARALLELI di Alessandro Aresu
Lo Stato italiano e la Chiesa stanno affrontando un percorso di declino. Due pilastri divisi nel profondo. Un paese, il nostro, sull'orlo di una profonda crisi.


LA CRISI DELL’EURO RIMETTE IN DISCUSSIONE L’UNITÀ NAZIONALE di Lucio Caracciolo
RUBRICA IL PUNTO. La definitiva scomparsa dell'europeismo all'italiana. L'Europa come surrogazione dell'Italia. La teoria del vincolo esterno. L'euronucleo e il super euro rischiano di spaccare l'Italia. Ricordate quando la Lega voleva solo la Padania nell'unione monetaria?

L’ITALIA SOPRAVVIVERA’ ALLE SFIDE DEL MERCATO GLOBALE? Intervista a cura di Matteo Minchio
una riflessione sui fattori in gioco per il sistema-Italia per sopravvivere alle sfide del mercato globale, e sul ruolo giocato in questo quadro dalle politiche europee. Protagonista della nostra conversazione è Gianfranco Dell’Alba, attuale direttore della delegazione di Confindustria presso l’Unione Europea.

 

QUINTO RAPPORTO “GENERARE CLASSE DIRIGENTE” di Associazione Management Club
Le risorse dei territori italiani, le sfide del mondo Nuovo.

LE SFIDE DELLA POLITICA ECONOMICA di Confindustria Centro Studi
Per rafforzare la crescita italiana.

2014, IL TRAGUARDO È LONTANO. SISTEMA ITALIA AL CAPOLINEA? di Guelfo Fiore
Sebbene l'indice del Pil abbia ripreso a segnare "più" dal secondo semestre 2009, siamo ancora lontani (nelle economie avanzate i più lontani) dal riguadagnare il livello precedente l'esplosione della crisi. Gli esperti dicono che l'economia italiana, al giugno 2011, staziona ai livelli del 2005.

 

ITALIA: IL TEMPO DEGLI AVVOLTOI
E' assolutamente affascinante ascoltare oggi coloro che suggeriscono la condivisione della ristrutturazione del debito delle Nazioni europee dopo aver fatto finta di nulla quando l'unica soluzione era quella di nazionalizzare mezzo sistema finanziario mondiale, facendo si che azionisti ed obbligazionisti si assumessero lo loro responsabilità.

BANCHE ITALIANE, ECCO LE QUATTRO SFIDE PER LA REDDITIVITÀ da Il Sole 24 Ore
«Le prospettive reddituali delle banche italiane per il prossimo biennio sono in miglioramento. Ma la tendenza non sarà uguale per tutti gli istituti. Anzi, la differenza rispetto agli anni scorsi è che vi sarà una forte divaricazione dei risultati. Basati su quattro parametri: la gestione dei crediti a rischio, la capacità di riduzione dei costi, il cross-selling, la gestione attiva del bilancio»

 

ANCHE LE INEFFICIENZE DA MANCATE LIBERALIZZAZIONI RISVEGLIERANNO GLI ITALIANI? di Lucia Quaglino
L’Antitrust avverte: l’Italia è indietro con le liberalizzazioni. Tra i settori meno liberalizzati rientra anche quello delle ferrovie: ad oggi, infatti, gli italiani possono servirsi solo dei treni pubblici. Ma, come emerge da un’indagine di Altroconsumo effettuata tra dicembre e gennaio, il servizio ferroviario garantito dallo Stato non è soddisfacente.

LA CRISI GRECA E LA RESPONSABILITÀ FRANCO-TEDESCA di Oscar Giannino
Non sono un  fanatico dell’Europa a tutti i costi.  Ho sempre condiviso l’ammonimento che veniva da Chicago all’illusione europea di darsi una moneta unica senza unificare i mercati sottostanti e senza politica comune. Le asimmetrie di costi e produttività sarebbero esplose alla prima crisi seria: è successo da un anno e mezzo.

PERCHÉ È GIUSTO BASTONARLI. L'ESEMPIO DELLA BOZZA TREMONTI di Sandro Brusco
Nel dibattito politico italiano sento sempre ripetere cose del tipo ''sì, è vero, la mia parte politica fa schifo, ma siccome l'altra è peggio non mi resta che continuare a votarli''. Vorrei provare a spiegare perché questo ragionamento è fallace e perché è giusto punire la propria parte politica quando si comporta male, anche se gli altri sono peggio.

 

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