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Gli inizi: l'Associazione per lo Sviluppo dell’Umbria PDF Stampa E-mail

L’Associazione per lo Sviluppo dell’Umbria nasce nel 1956, per iniziativa dell’On. le Filippo Micheli, al fine di promuovere il Piano di Sviluppo per l’Umbria che realizzato, col concorso di tutte le forze del mondo del lavoro, della politica, del sindacato, delle istituzioni di governo locale e nazionale, diviene il prototipo di un “Piano concepito come atto imprenditoriale”. L’importanza è tale da sovrastare i confini regionali, anche nazionali e raggiunge quelli europei nella stagione faticosa che avvia il decentramento, impegna l’identità alla integrazione e sfida l’autonomia a misurarsi con le categorie della sussidiarietà e del bene comune. Esso diventa il contenitore delle successive pianificazioni di settore nel quadro organico e complesso dello sviluppo territoriale.

 
Il Centro Regionale per lo Sviluppo dell’Umbria PDF Stampa E-mail

Nel 1960 l’Associazione, raggiunto lo scopo, lascia il posto al Centro Regionale per lo Sviluppo dell’Umbria, sempre presieduto dall’On. le Filippo Micheli, che realizza gli studi, le ricerche e le progettazioni previste nel Piano, riguardanti la realtà dell' Umbria nel quadro di quella del Paese. In base al decreto del Ministro per l'Industria ed il Commercio del 9 gennaio 1961, il Centro riceve dal Governo l'incarico a realizzare tutti gli studi e le indagini necessarie per la realizzazione del Piano stesso che si presenta con le caratteristiche della sperimentazione in tempi nei quali non si parla in Italia, ancora, di programmazione economica nazionale. Il "Comitato Regionale per il Piano di Sviluppo Economico dell'Umbria", istituito con lo stesso decreto, recepisce le risultanze dell’attività del Centro che conclude così il suo compito prioritario.

A partire dal 1965, l'attività di ricerca e di studio del Centro è prioritariamente indirizzata ad offrire agli Organismi costituiti dal C.R.P.E. (Comitato Regionale per la Programmazione Economica - Decreto del Ministro del Bilancio del 22 settembre 1964) tutti gli studi e le ricerche necessari ad assolvere ì compiti istituzionali.

Gli altri aspetti dell’attività che interessano il Centro, a partire dal 1965 riguardano:

– realizzazione di studi e organizzazione della raccolta dati necessari per l'aggiornamento sistematico della situazione economica e sociale della Regione Umbria;

 approfondimento degli aspetti della realtà sociale umbra per elaborare progetti di piani settoriali di intervento a livello nazionale e locale;

 progettazione di massima di alcune opere pubbliche di interesse per l'Umbria con riferimento alla legislazione ordinaria e straordinaria di intervento;

– realizzazione di studi o ricerche su incarico di Enti pubblici o di altri organismi a carattere pubblicistico) prevalentemente con orientamento operativo;

– predisposizione di studi di carattere giuridico-istituzionale per favorire la realizzazione di interventi in materia di assetto territoriale, zone industriali, servizi pubblici, ecc.;

– collaborazioni con Enti ed Istituti per realizzare ricerche, preparare relazioni e convegni;

– assistenza a studiosi e studenti nell'elaborazione di tesi di laurea su problemi regionali;

– pubblicazione di un "Bollettino di Informazioni".

 Negli stessi anni, il Centro imposta l'aggiornamento sistematico degli studi per tutti i settori di intervento previsti dal Piano. Inoltre cura la predisposizione di relazioni, studi e documenti, utilizzati dai Parlamentari umbri durante l'anno 1966. E’ degli stessi anni il Piano settoriale per la grande viabilità riguardante la E.7, i raccordi Perugia-Terni, Terni-Rieti, Viterbo-Civitavecchia. Inoltre, tra le attività realizzate, c'è quella che riguarda l'evoluzione del settore industriale e l'assetto territoriale dell'Umbria in una fase di passaggio dall’economia agricola a quella industriale; quattro studi monografici sulla organizzazione della scuola dell'obbligo.

Fino agli anni '70 il Centro contribuisce con studi e ricerche alla realizzazione del decentramento dell’intervento statale attraverso l'applicazione della sussidiarietà orizzontale e verticale che interessa gli Enti locali grazie alla nuova modalità di governance.

 
Il Centro Studi "Ezio Vanoni" PDF Stampa E-mail

Nel 1970, esaurita l’esperiemza del Centro Regionale per lo Sviluppo dell’Umbria, l’On.le Filippo Micheli fonda il “Centro Studi Ezio Vanoni”, senza scopo di lucro, con lo scopo di:

– promuovere l’attività culturale sia in Italia che all’estero favorendo lo sviluppo, tra i soci e tra i cittadini in genere, di iniziative destinate alla loro formazione, culturale, sociale, politica;

– aiutare la partecipazione e il dialogo politico tra le forze attive della Regione;

– realizzare incontri e dibattiti tra studenti e giovani lavoratori,

– organizzare tavole rotonde su argomenti di attualità regionale, con la collaborazione di tutti i cittadini democratici;

– fornire notizie di carattere politico e socio economico;

– diffondere l'informazione sull'attività della Regione;

 tenere collegamenti con le comunità periferiche e rurali e con gruppi impegnati localmente;

– svolgere attività culturale qualificata, ricercando l’impegno di tutte le componenti sociali per il miglioramento della democrazia;

– valorizzare le tradizioni, sopratutto per quanto riguarda le manifestazioni popolari e la difesa del territorio regionale;

– favorire incontri con dirigenti politici, sindacalisti, operatori economici, e amministratori locali dell'Umbria.

 
On. Filippo Micheli PDF Stampa E-mail

On. FILIPPO MICHELI Filippo_Micheli_ridotta

Filippo Micheli è nato a Montefranco (Terni), il 15 dicembre 1911, da una modesta famiglia, il padre falegname modellista, la madre casalinga. In giovane età, militò nelle file dell'Associazione Cattolica, prima come Delegato degli Aspiranti, poi come Presidente Diocesano, incarico che mantenne sino al suo ingresso in politica.
Nel 1931, dovette affrontare la prepotenza fascista che ingiustamente combatté il movimento dei Cattolici popolari, impegnati a mantenere, priori­tari nelle coscienze, i valori spirituali e morali del Cristianesimo.
Allora ventenne, Micheli difese, insieme ad altri, l'Azione Cattolica, voluta da Papa Achille Ratti (Pio XI) e con essa, la fede e la libertà.

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On. Sandro Boccini PDF Stampa E-mail

immagineSandroBoccini

 On. SANDRO BOCCINI

Sandro Boccini è stato uomo politico, giornalista, operatore culturale. Elet­to Consigliere regionale dell'Umbria nella prima legislatura, quella costituente, ha svolto tre mandati ed ha ricoperto l'incarico di Vice Presidente dell'Assemblea.

Considerava la partecipazione popolare e l'informazione elementi fondamentali dello sviluppo democratico. I Centri studi Vanoni e Mat­tei, dei quali fu ideatore e principale animatore, hanno lasciato una trac­cia profonda ed hanno coinvolto, in una nuova visione del regionalismo, rappresentanti delle arti, del sapere, dell'Università, insieme a tanti gio­vani impegnati in un progetto libero da condizionamenti ideologici. Si impegnò con tenacia in un'opera di valorizzazione dei centri storici, dei beni culturali, delle feste della tradi­zione (il Corteo del Corpus Domini di Orvieto, la Corsa dei Ceri di Gubbio, la Corsa all'Anello di Narni). Difese, purtroppo invano, la Ferrovia Spole­to - Norcia, che una miope politica dei trasporti fece scomparire. Fondò e diresse i periodici Quaderni Umbri ed Agenzia Regionale dell'Umbria, importanti strumenti di conoscenza e dibattito dei principali problemi di interesse nazionale e locale.

 

 


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