Il Centro Regionale per lo Sviluppo dell’Umbria Stampa

Nel 1960 l’Associazione, raggiunto lo scopo, lascia il posto al Centro Regionale per lo Sviluppo dell’Umbria, sempre presieduto dall’On. le Filippo Micheli, che realizza gli studi, le ricerche e le progettazioni previste nel Piano, riguardanti la realtà dell' Umbria nel quadro di quella del Paese. In base al decreto del Ministro per l'Industria ed il Commercio del 9 gennaio 1961, il Centro riceve dal Governo l'incarico a realizzare tutti gli studi e le indagini necessarie per la realizzazione del Piano stesso che si presenta con le caratteristiche della sperimentazione in tempi nei quali non si parla in Italia, ancora, di programmazione economica nazionale. Il "Comitato Regionale per il Piano di Sviluppo Economico dell'Umbria", istituito con lo stesso decreto, recepisce le risultanze dell’attività del Centro che conclude così il suo compito prioritario.

A partire dal 1965, l'attività di ricerca e di studio del Centro è prioritariamente indirizzata ad offrire agli Organismi costituiti dal C.R.P.E. (Comitato Regionale per la Programmazione Economica - Decreto del Ministro del Bilancio del 22 settembre 1964) tutti gli studi e le ricerche necessari ad assolvere ì compiti istituzionali.

Gli altri aspetti dell’attività che interessano il Centro, a partire dal 1965 riguardano:

– realizzazione di studi e organizzazione della raccolta dati necessari per l'aggiornamento sistematico della situazione economica e sociale della Regione Umbria;

 approfondimento degli aspetti della realtà sociale umbra per elaborare progetti di piani settoriali di intervento a livello nazionale e locale;

 progettazione di massima di alcune opere pubbliche di interesse per l'Umbria con riferimento alla legislazione ordinaria e straordinaria di intervento;

– realizzazione di studi o ricerche su incarico di Enti pubblici o di altri organismi a carattere pubblicistico) prevalentemente con orientamento operativo;

– predisposizione di studi di carattere giuridico-istituzionale per favorire la realizzazione di interventi in materia di assetto territoriale, zone industriali, servizi pubblici, ecc.;

– collaborazioni con Enti ed Istituti per realizzare ricerche, preparare relazioni e convegni;

– assistenza a studiosi e studenti nell'elaborazione di tesi di laurea su problemi regionali;

– pubblicazione di un "Bollettino di Informazioni".

 Negli stessi anni, il Centro imposta l'aggiornamento sistematico degli studi per tutti i settori di intervento previsti dal Piano. Inoltre cura la predisposizione di relazioni, studi e documenti, utilizzati dai Parlamentari umbri durante l'anno 1966. E’ degli stessi anni il Piano settoriale per la grande viabilità riguardante la E.7, i raccordi Perugia-Terni, Terni-Rieti, Viterbo-Civitavecchia. Inoltre, tra le attività realizzate, c'è quella che riguarda l'evoluzione del settore industriale e l'assetto territoriale dell'Umbria in una fase di passaggio dall’economia agricola a quella industriale; quattro studi monografici sulla organizzazione della scuola dell'obbligo.

Fino agli anni '70 il Centro contribuisce con studi e ricerche alla realizzazione del decentramento dell’intervento statale attraverso l'applicazione della sussidiarietà orizzontale e verticale che interessa gli Enti locali grazie alla nuova modalità di governance.

 

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